Il fondo è stato costituito grazie a versamenti successivi effettuati da militanti antifascisti e comandanti partigiani. Esso raccoglie diari storici, elenchi degli organici, mappe indicanti le zone di operazione delle diverse brigate partigiane operanti nel Trevigiano, parte in originale e parte in fotocopia; in particolare quattro faldoni contengono documentazione relativa alle brigate Piave e Furlan e alle divisioni Nannetti e Sabatucci; carte varie relative al movimento resistenziale nel mandamento di Treviso sono contenute in buste intitolate ad alcuni fra i protagonisti del movimento stesso come: Piero Dal Pozzo per il Pci ; Bruno Marton per la Democrazia cristiana; Savino Guadagnin (fra i primi animatori della Resistenza nella zona del Grappa), Antonio Colognese (attivo nel Montebellunese, medaglia d'argento della Resistenza), Gildo Caldato e Enzo Rizzo.

Tra la documentazione si segnala quella relativa al comandante partigiano Primo Visentin detto “Masaccio”, al magg. Edoardo Pierotti, alla formazione partigiana Italia libera, all'organizzazione della Resistenza sul Grappa e al rastrellamento ivi compiuto dalle forze nazifasciste nel settembre 1944, alla costituzione e all'attività svolta dalla brigata Martiri del Grappa. Il fondo raccoglie inoltre volantini del Pci del periodo clandestino, giornali e articoli di giornali quali "l'Unità", "Avanti!", "Rinascita", "Patria", degli anni 1944-1946; memorie o resoconti di guerra dei parroci di Maserada, Ca' Tron e Biancade; fra le carte Dal Pozzo si trovano alcuni verbali del Cln provinciale di Treviso del periodo clandestino, dal settembre 1944 al febbraio 1945.
Note:
Piero Dal Pozzo, garibaldino di Spagna, esponente del Cln provinciale per il Pci, medaglia d'argento della Resistenza, segretario provinciale del Pci tra il 1943 e il 1946; nel 1948 venne eletto deputato del Fronte popolare, lavorò quindi a lungo nella Confederterra.

Bruno Marton, nato a Mogliano, membro del Cln provinciale per conto della Dc, organizzatore della Resistenza nella Bassa Trevigiana, dirigente della Dc clandestina, nel corso del dopoguerra ricoprì importanti cariche pubbliche come quella di sindaco di Mogliano, quindi di Treviso, presidente della Provincia, presidente della Cassamarca.