In riferimento alla recente distruzione delle Pietre d'Inciampo a Roma, gli Istituti veneti della Resistenza e dell'età contemporanea hanno redatto un documento di ferma condanna.

Distruzione delle Pietre d’Inciampo a Roma


Cancellare la memoria di chi è scomparso equivale ad ucciderlo una seconda volta. Rimuovere una Pietra per chi considera che essa rappresenti la caduta del tempio e il suo posarla un atto di preghiera è un’ulteriore indegnità, perché offende la fede profonda che si manifesta in un gesto.
Gli Istituti veneti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e il Centro Studi Luccini di Padova condannano senza eccezioni e limiti un atto che manifesta solo l’innegabile abiezione di chi, cancellando un nome, è convinto di poter annullare la memoria di una delle peggiori ideologie che la storia ha prodotto.
Riteniamo indispensabile una presa di posizione netta e immediata dell’intera rete degli istituti, a partire dal Parri di Milano.


Gli Istituti di Belluno, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza e il Centro Luccini di Padova

12 dicembre 2018