Il cordoglio dell'istituto storico

Ci lascia Luigi Urettini

Luigi Urettini è sempre stato presente nella vita dell’Istresco senza mai rinunciare al suo apporto critico e stimolante nei confronti dell’attività scientifica dell’istituto. Ma ciò che aveva a cuore era anche la funzione pubblica di una associazione culturale nata per far conoscere e diffondere i valori della Resistenza. La sua costante attenzione al presente, alla situazione politica lo portava ad avanzare proposte che parlassero della contemporaneità, che fornissero strumenti di comprensione e azione nell’oggi, che dicessero in modo chiaro da quale parte ci si poneva. Questo essere sempre attento e intellettualmente coerente con i principi che hanno guidato la sua opera di intellettuale rappresenta uno dei lasciti più importanti che rimangono non solo a noi, ma a Treviso e al mondo culturale trevigiano.

Storico della cultura e degli intellettuali, ci ha offerto un’ampia produzione scientifica, ricca di monografie e di saggi pubblicati in riviste, come «Venetica» e «Terra d’Este» (poi «Terra e Storia»), con le quali ha lungamente collaborato. Si tratta di contributi che vanno a indagare le pieghe, i risvolti, le zone d’ombra del Veneto nei decenni che vedono affermarsi l’ideologia populistico-totalitaria del fascismo in un contesto nel quale il cattolicesimo si propone ancora come visione integrale della società. Dal carattere spigoloso e altero, Luigi amava “spazzolare la storia contropelo”, come diceva Walter Benjamin, strappandola al conformismo dei luoghi comuni e delle ideologie dominanti.

Ha tracciato importanti profili di personaggi che fanno parte della storia trevigiana e italiana: il vescovo Andrea Giacinto Longhin, Bruno Visentini, Gino Rossi, Andrea Zanzotto e soprattutto Giovanni Comisso.

Francesca Gallo, presidente di ISTRESCO