Storia di Elena che emigrò in Australia (1958-1962)
Istresco, Treviso, 2021, pp. 112, euro 10.00, ISBN 978-88-94919-21-9

La vicenda di Elena (1931) è una di quelle che permettono di comprendere i motivi per cui la Storia ha iniziato a considerare i casi di persone comuni degni di essere conosciuti al pari degli eventi che hanno riguardato popoli interi.

È una di quelle esistenze che contribuiscono a togliere il velo che copre le vite delle donne, in particolare migranti, per molti versi ancora sconosciute. Elena conobbe la guerra abbastanza da vicino, ma trovò il suo vero “inferno” in Australia, dove nel 1958, assieme alle figlie, raggiunse il marito.

Lì rimase fino al 1962 dedicandosi alla coltura del tabacco. Tornò in patria con un figlio in più, ma con pochi schei in tasca. Il suo racconto, oltre a rappresentare una memoria individuale, si pone come un punto di osservazione molto particolare delle grandi vicende del secolo scorso, specialmente di quella migratoria.

Questo accade quando si dà ascolto a una voce convinta di non aver nulla da dire.