Istresco, Treviso, 2020, pp. 125, euro 15,00, ISBN 978-88-94919-11-0

Parlare di Giorgione può sembrare sempre un azzardo, talora un gioco. Una sconfitta annunciata. Ma tale non è se, a distanza di tempo, vede la luce editoriale un contributo nascosto, dimenticato. E, a suo modo sorprendente.

Quello di Primo Visentin (1913-1945), giovane intellettuale e protagonista della Resistenza, nonché storico dell’arte (allievo di Giuseppe Fiocco), i cui studi lo avrebbero portato a esaminare la fortuna critica di Giorgione. Da quelle ricerche (oggetto anche di una ponderosa tesi di laurea) sarebbero generati anche gli Appunti su Giorgione (1941), sotto forma di saggio che ora viene pubblicato quale doverso risercimento postumo. Sorprende il coraggio con cui Visentin sa rendere personale e ‘asciugare’ un catalogo giorgionesco ridotto a poche opere, sunteggiando, in brevi sezioni, un profilo certo ideale e poetico del maestro di Castelfranco, eppure concreto, nel tempo dell’arte e della sua storia. Lasciandosi leggere con inesauribili piacere.

La pubblicazione è curata da Antonio Carradore, che integra il testo con una introduzione e delle note (oltre che con rimandi iconografici e una bibliografia ‘ragionata’) volte a ricontestializzare Giorgione anche alla luce dei più recenti studi.