Ermanno Paon ha visto nascere e ha accompagnato per tanti anni l’attività dell’Istresco.

A legarlo all’istituto erano anzitutto la sincera adesione ai valori della Resistenza e il rapporto di amicizia con Elio Fregonese. La sua presenza è stata importante soprattutto nei primi tempi, nei quali era necessario organizzare e rendere funzionale la sede dell’Istresco. Ha ricoperto un ruolo attivo all’interno del Comitato Direttivo, mettendo a disposizione le sue competenze professionali, la laboriosità e la capacità di dare attuazione alle idee progettuali.

Si prestava con generosità a accreditare l’Istituto sulla scena trevigiana, mettendo a frutto la rete di contatti che aveva costruito con le istituzioni, gli enti e le associazioni. Andava fiero del monumento ai partigiani che aveva progettato e realizzato nel cimitero maggiore di San Lazzaro: lo rivendicava come operazione capace di superare la diversità di appartenenze e di aggregazioni che operano per tramandare la memoria della Resistenza.

L’intraprendenza non gli è mai venuta meno, finché lo hanno sorretto le energie: ricordo che arrivava in sede con materiali e attrezzi perché c’era sempre qualcosa da fare o da sistemare e si arrampicava sulla scala, tenuta ferma dall’amico Elio, per fissare tasselli, aggiustare una tapparella o prendere una misura. Un altro tratto che lo distingueva era la socialità: erano quasi quotidiane le visite in Istituto per trascorrere un po’ di tempo in nostra compagnia.

Dai discorsi che facevamo, traspariva la preoccupazione per le mutazioni che interessavano la vita sociale e politica trevigiana. Non si stancava di ripetere che Treviso è Medaglia d’oro alla Resistenza e aveva timore che per quei valori fondativi della nostra convivenza sarebbe stato necessario mobilitarsi di nuovo, praticando una cittadinanza consapevole e attiva.

È un impegno che l’Istresco cerca di portare avanti, sia per adempiere alla propria missione che per onorare la memoria di amici come Ermanno.

Amerigo Manesso

Ermanno Paon