Ricordi di un partigiano del Grappa - Istresco, Treviso 2008, pp. 186, € 12,00

Piero Bonotto nasce a Cavaso del Tomba nel 1924. Ha 19 anni quando i fatti dell’8 settembre lo spingono ad organizzare, con un gruppo di amici del paese, le prime forme di resistenza “in nome degli ideali di libertà e giustizia che il fascismo da vent’anni calpestava”.

Diventa così uno dei partigiani del Grappa, uno dei “banditi dell’Archeson”, uno degli uomini della Brigata Italia Libera del maggiore Edoardo Pierotti.

In questa memoria ripercorre lo sconcerto di allora per la decisione di difendere il monte, ad oltranza, nei giorni del rastrellamento (20-28 settembre 1944) e rivive, con sgomento, il dolore per i tanti amici trucidati in quella che fu una strage di inermi.

Racconta i mesi di lavoro alla Todt come occasione per continuare a lottare, “attraversando l’inferno”, fino ai “giorni indimenticabili” della Liberazione. La storia è a lieto fine: Piero ha la consapevolezza di aver contribuito a ridare dignità e libertà al suo paese.

E non da solo, ma assieme a tanti altri. E’ per difendere la loro memoria che Piero continua a lottare.