Lettera d'amore dal campo di concentramento di Monigo - Istresco, Treviso 2005, pp.61

A seguito dell'occupazione militare della provincia di Lubiana e della deportazione di popolazione civile in campi di concentramento in Italia, un gruppo di liceali di Novo mesto, a partire dal luglio 1942, viene internato a Monigo.

Uno di loro, Tone Savelj, "per continuare a vivere", scrive ad una ragazza di Maribor, Devana Lavrencic, dodici lettere. Sono lettere d'amore per lei, per la terra della loro adolescenza, per i bagni sulla "verde Krka", per le passeggiate "nel parco o in piazza a Grm" e di dolore perchè tutto gli è stato tolto e a Monigo "non vedi altro che il filo spinato e il muro alto".

Tone racconta ciò che accade nel campo e che, con il passare dei mesi, produce sentimenti di impotenza e avversione nei confronti di "gente che ha invaso la Slovenia e che noi non abbiamo mai chiamato".