L’ultimo anno della Grande Guerra a Treviso nel diario di un’infermiera volontaria italo-americana - Istresco, Treviso 2010, pp. 324, € 16,00 ISBN 978-88-88880-56-3

Un’infermiera volontaria italo-americana, Lucrezia Camera, decide di portare aiuto ai soldati che combattono contro gli Austroungarici prima ancora che gli Stati Uniti, il 6 aprile 1917, entrino in guerra.

A proprie spese gestisce un Posto di ristoro a Treviso, appena fuori Porta Mazzini (odierna San Tommaso). Lucrezia distribuisce caffelatte, sigarette, the, ma anche medaglie benedette, spille, coccarde. Ha per ogni soldato una parola di conforto, di incoraggiamento e saluta coloro che proseguono verso il Piave con il bacio della mamma sulla fronte. Accoglie tutti: soldati, ufficiali, generali, perfino il Duca d’Aosta

. Non nega una tazza calda neppure agli impauriti prigionieri nemici e, dopo il 4 novembre, ai profughi di ritorno. È una donna che combatte per la vita in quel terribile ultimo anno della Grande Guerra. Di questa incredibile esperienza Lucrezia lascia un racconto pubblicato a Shanghai nel 1920. La traduzione di Emanuele Bellò lo restituisce a Treviso che in queste pagine scopre una nuova immagine di se stessa.