Luoghi, eventi e protagonisti del Risorgimento a Belluno, Treviso, Vicenza e province -Istituti per la Resistenza del Veneto (Isbrec, Istresco, Iveser, Istrevi) – Biblioteca dei Leoni, Castelfranco Veneto, 2017, pp. 240, euro 15.00

In vista della passata (e controversa) ricorrenza del 1866, la Regione Veneto aveva sostenuto un lavoro – che inizialmente avrebbe dovuto diventare un i-book – sul 1866 e più in generale sul Risorgimento veneto, pensato in termini di guida a luoghi dove permangono i segni delle vicende unitarie (vie, edifici, lapidi, monumenti, ecc.). Grazie ala sostegno della Cassa di Risparmio del Veneto, il progetto si è trasformato nella pubblicazione di un volume a stampa. Il lavoro è nato dalla collaborazione tra gli Istituti delle Resistenza veneti (Belluno, Treviso, Venezia e Vicenza).

I curatori sono stati Enrico Bacchetti, Marina Cenzon, Franca Cosmai, Maria Luciana Granzotto, Lisa Tempesta. La struttura è quella di una guida, utile a insegnanti, studenti, turisti e semplici curiosi che vogliono riscoprire angoli spesso dimenticati. “Contano più le città, lo spazio e il senso civico dei cittadini – scrive Mario Isnenghi nella prefazione –. Più del riferimento regionale a Venezia, come tramite verso la dimensione nazionale: viene fuori dai dati e dalle riflessioni di questa guida.

Venezia è come Giano bifronte, e cioè contemporaneamente l’antico e il nuovo – troppo nuovo, per molti – […] a Vicenza, a Treviso, a Padova – un «fare da sé» cittadino, in attesa e nel quadro di più vasti orizzonti: nazionali, unitari, e però più rassicuranti di quelli ventilati dall’assemblea, dalla piazza e dai forti veneziani, proprio perché non repubblicani, ma moderati, monarchici e piemontesisti.”

Un quadro, dunque, complesso, ben al di là delle semplificazioni che la storiografia nazionale ha voluto costruire in una prospettiva spesso agiografica. Di questo quadro, gli autori cercano di ridare la complessità, ovviamente appena abbozzata vista la struttura e la mole del lavoro, ma che apre spiragli e varchi per una riconsiderazione critica (nel senso scientifico del termine) di quelle vicende, al di là anche delle semplificazioni più recenti, dettate da posizioni politiche che tendono ad usare una certa interpretazione dei fatti storici come grimaldello volto alla ricerca del facile consenso.

Per il capitolo dedicato alla provincia di Treviso, le monografie sono dedicate a Treviso città (Andrea Castagnotto), Asolo (Orietta Dissegna), Castelfranco Veneto (Giacinto Cecchetto), Montebelluna e il territorio circostante (Lucio De Bortoli), Oderzo e Motta (Simone Menegaldo), Vittorio Veneto (Stefano Ballarin).