Il progetto intende indagare in chiave di storia sociale e culturale alcuni aspetti meno noti del conflitto riguardanti la popolazione civile, le trasformazioni subite dai territori del Triveneto e, in particolare, la dimensione del “lavoro” nel settore agricolo e industriale durante gli anni del conflitto.

Le categorie prese in considerazione in un’ ottica comparata sono quelle dell’ “operaio” e del “contadino” – uomini, donne, giovani, – esclusi dalla leva militare e inseriti invece nelle rispettive mobilitazioni economiche a livello locale.

Il progetto è stato ideato da SPI Nazionale, Fondazione di Vittorio e Istresco, nell’estate del 2014, e ha poi coinvolto i seguenti soggetti e istituti storici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser); Centro Studi Luccini (Padova); Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVVR); Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’ Età Contemporanea (Isbrec); Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Vicenza "Ettore Gallo" (Istrevi); Istituto Livio Saranz di Trieste; Archivio di Stato di Rovigo; Giuseppe Ferrandi, direttore Fondazione Museo storico del Trentino, e Gertrud Margesin, Associazione “Storia e Futuro - Geschichte und Zufunft.

Un primo importante step della ricerca è stato il convegno svoltosi a Gorizia il 2-3 dicembre 2015; sono intervenuti i vari studiosi impegnati nei lavori di ricerca: Giovanni Favero per l’Istituto di Vicenza; Lara Maschio e Paola Salomon per Belluno; Federico Melotto, Nadia Olivieri e Valentina Catania per Verona; Giovanni Sbordone per Venezia; Eva Cecchinato e Simone Menegaldo per Treviso; Luigi Contegiacomo per Rovigo, Paolo Bonaldi per Padova; Gertrud Margesin e Giuseppe Ferrandi per il Trentino Alto Adige; Matteo Ermacora per Trieste.

Il convegno si è concluso con la lezione-spettacolo della ricercatrice e musicista trevigiana Francesca Gallo. Gli atti sono stati quindi pubblicati nel volume Guerra e pane. Operai e contadini nella Grande Guerra, Roma, edizioni LiberEtà, 2016. La ricerca proseguirà da qui al 2018 (anno conclusivo del centenario del primo conflitto mondiale) secondo le linee guida concordate dal gruppo di lavoro.